Dicembre è la neve, ma anche il tepore del camino. Sono giornate tristi e grigie, ma anche notti più lunghe, per raccontarsi storie lontane e belle parole. Ovunque tu sia, su un divano avvolto in un plaid caldo e bordeaux o su una scomoda sedia d’ufficio, prenditi un attimo per leggere questo articolo, perché oggi ti parliamo di qualcosa di importante, e che non puoi ignorare.
Un’app può cambiare il futuro?
Forse siamo idealisti, ma per noi è Sì.
La nostra non è solo una supposizione, perché le app della rete di Comuni a Domicilio ci stanno dimostrando che si può davvero resistere, in barba ai mercati esteri che soffocano le attività locali.
Oggi prendetevi due minuti di tempo per leggere uno dei valori fondanti di Comuni a Domicilio: la protezione dell’economia locale.
Alla fine dell’articolo capirete voi stessi che l’app di Comuni a Domicilio può davvero cambiare il futuro.
Proteggiamo l’economia locale.
Io, in matematica, non sono mai andata troppo bene e le percentuali non sono certo il mio forte. L’ISTAT, in un Comunicato Stampa del 6 dicembre 2022, ci dice però che “Il PIL italiano è atteso crescere a ritmi ancora sostenuti nel 2022 (+3,9%) per poi rallentare significativamente nel 2023 (+0,4%).”
Anche se non mi intendo di numeri so bene che la parola rallentare non è positiva in economia . Che quella prevista per il 2023 non sia una prospettiva rosea, inoltre, lo pensano molti giornali di settore ed esperti.
Come si incentiva però la crescita di un’entità astratta come il PIL?
Una tra le tante soluzioni è sicuramente la promozione dell’economia locale, della produzione italiana e dell’acquisto presso attività del territorio.
Rendiamo comodo l’acquisto locale.
“Ah ma quindi basta acquistare da negozi nella mia città ed ho fatto?
Figo, mi piacerebbe aumentare il PIL italiano, ma il negozio è lontano, non so se ha il prodotto che sto cercando, e poi su questo grande marketplace dal nome che ricorda donne mitologiche greche adesso è in offerta! Cosa? Consegna gratuita?”
E ciao ciao PIL italiano.
La protezione dell’economia locale è sempre stato il nostro principio fondante.
Infatti crediamo nel valore del nostro territorio e del Km0 (che ti raccontiamo in questo articolo). Crediamo nel Made in Italy, ma anche nell’acquisto presso esercenti della nostra comunità. Come “da zio Peppe”, la rosticceria all’angolo dove andavi sempre di domenica, o dall’amica di mamma, quella che ti regala sempre un po’ di ricotta.
Con il COVID ci siamo però resi conto di un grande problema che stava annientando l’economia italiana.
Proprio durante la pandemia, mentre il mondo fuori creava banche e carte di credito online, ideava sistemi di pagamento tra parti opposte del globo, proponeva qualsiasi articolo a portata di smartphone, noi ci ritrovavamo sul divano ad optare per prodotti scadenti, ma comodamente acquistabili.
Nei tuoi momenti (che sembrano anni) di reclusione domestica, ti sarai accorto anche tu di quanto fosse complesso acquistare da attività e negozi della tua cittadina.
Perché?
Perché nel tuo Comune non era presente Comuni a Domicilio, che digitalizza le imprese e rende disponibili i loro servizi e prodotti anche online. Un plus impossibile da ignorare è sicuramente il delivery, un elemento chiave per coloro che non possono uscire di casa o i pigroni che risiedono sulla poltrona.
Premiamo il valore delle aziende locali
Per spiegarti perché crediamo nella qualità delle imprese del territorio, facciamo un passo indietro nel tempo. Voglio proprio vedere se anche tu, come me, sei un nostalgico dei bei tempi andati, o forse, come Comuni a Domicilio, hai compreso il valore delle attività del tuo Comune.
Ti ricordi l’odore delle torrefazioni? Del profumo di caffè disperso nell’aria, addolcito da essenze al cacao. E poi che gioia staccare un quadretto di cioccolata dalla tavoletta, premio concesso dalla mamma per un bel voto a scuola, magari.
E tu ricordi che sapore aveva? Intenso, pregiato, il sapore della felicità.
Nelle pagine della nostra memoria, un altro spazio l’hanno occupato le piccole librerie di quartiere. Questa categoria di negozi indipendenti, il cui proprietario era sempre un vecchietto ricco di barba e conoscenza infinita, è sempre più rara.
Sì, magari qualche cittadino preferisce ancora la carta e i consigli del libraio esperto, ma si possono davvero contare sulle dita d’una mano le librerie che resistono alla digitalizzazione dei testi.
Eppure ricordo di entrare in questi angusti spazi, perlopiù bui, magari illuminati da lampade anni 70’. I tomi voluminosi, l’odore di carta, del legno delle scure librerie che occupavano le pareti erano le prime cose percepibili. Il libraio spesso si avvicinava come a testare quanti libri avessi letto, non per farti la morale perché dovevi leggere di più, no. L’uomo voleva farti scoprire nuovi testi, instillare nella tua testa la curiosità di nuove avventure. Subito faceva la valigia e ti accompagnava tra i mondi descritti nei suoi volumi, e ti ritrovavi a saltare dalla tana del Bianconiglio alla Fabbrica di Cioccolato.
Così come loro, anche le gastronomie, le attività indipendenti che vendevano giocattoli, le falegnamerie e gli artigiani stanno scomparendo. Basti pensare anche a rinomati laboratori come Bartolucci, a Firenze. La famosa bottega, il cui simbolo erano senza dubbio i piccoli Pinocchio in legno, ha chiuso a settembre 2022, a causa della crisi e dell’inflazione. Ma quante di queste perle di qualità e tradizione chiudono ogni giorno in Italia?
Un’app può cambiare il futuro
Comuni a Domicilio nasce con la consapevolezza che sono proprio le attività di quartiere o della piccola cittadina a rendere unico il nostro Paese. Proprio per questo abbiamo creato un’app che sta al passo coi tempi, ma tutela tutte le imprese di grande pregio.
La grande distribuzione, sebbene vinca per prezzo al ribasso e varietà sconfinata dei prodotti, non potrà mai battere il valore e la qualità del negozio di alimentari all’angolo.
La rete di Comuni a Domicilio protegge le aziende del territorio dando a queste una seconda possibilità di guadagno: internet.
Acquistare online da attività locali, dare loro una seconda opportunità di guadagno e mantenerle in vita, sono azioni che il futuro lo possono davvero cambiare. Almeno quello del PIL.
Se adesso ti dovessi rispondere se un’app può cambiare il futuro, ti direi:
Un’app qualsiasi non può cambiare, né migliorare il futuro. Ma l’app di Comuni a Domicilio sì, può farlo.