Quanto costa aprire il tuo primo e-commerce?

Con una fetta crescente di persone che acquistano online, sicuramente ti sei chiesto “Perché non aprire un e-commerce?”. In effetti, aprire un e-commerce è una scelta indubbiamente vantaggiosa considerando che quasi il 50% degli acquisti ormai vengono effettuati in digitale, ma c’è bisogno di un’attenta pianificazione finanziaria. I costi di avvio e gestione variano a seconda delle scelte tecnologiche, delle strategie di marketing e delle esigenze specifiche del tuo negozio online. In questo articolo, scoprirai quanto costa aprire il tuo primo e-commerce, come cominciare e quali soluzioni esistono sul mercato. Perciò, dopo aver scelto il settore che ti interessa, leggi questa guida per sapere tutto su quanto costa aprire un e-commerce e come iniziare.

 

1. Costi di avvio: dominio, hosting e piattaforme

 

Uno dei primi passi per avviare un e-commerce è scegliere un dominio e un servizio di hosting. Il dominio è il nome del tuo sito e deve essere semplice, riconoscibile e legato al tuo brand. Il costo di un dominio varia, solitamente tra 10 e 20 euro all’anno per i nomi meno richiesti, ma può salire anche di molto in caso di nomi di dominio brevi o molto richiesti. Il servizio di hosting, che è necessario per mantenere il sito online, ha costi variabili: un hosting condiviso parte da circa 50 euro all’anno, mentre un server dedicato o un hosting gestito possono superare i 500 euro all’anno, a seconda delle esigenze di traffico e sicurezza.

 

La scelta della piattaforma e-commerce è un altro fattore critico. Piattaforme come Shopify, Magento o WooCommerce offrono soluzioni di abbonamento mensile che possono variare da 30 euro per le funzionalità base fino a 600 euro o più per pacchetti avanzati che includono strumenti di gestione dell’inventario, integrazione dei pagamenti, e personalizzazioni del sito. Inoltre sono complessi da configurare, soprattutto qualora si voglia creare marketplace digitali come i local e-commerce.

 

Comuni A Domicilio offre una soluzione ottimale: con un investimento iniziale che varia tra i 10.000 e i 20.000 euro, è possibile ottenere un’app di local e-commerce già testata, facilmente personalizzabile e pronta per essere utilizzata. Questa opzione elimina la necessità di acquistare un dominio, configurare l’hosting e scegliere una piattaforma, consentendo di ridurre i tempi di avvio e i costi associati alla progettazione e allo sviluppo del sito web, o app. In più, la piattaforma non ha royalties né percentuali sulle vendite: dopo l’investimento iniziale, tutti i guadagni sono tuoi.

 

2. Progettazione e personalizzazione del sito

 

La progettazione del sito è essenziale per creare un’esperienza utente coinvolgente e attrarre clienti. I costi per la progettazione grafica e la personalizzazione del sito possono richiedere diverse migliaia di euro, a seconda del livello di personalizzazione richiesto. Un design accattivante, immagini professionali, e una navigazione intuitiva migliorano significativamente l’esperienza del cliente, ma rappresentano un investimento importante. Se poi intendi puntare alla migliore esperienza utente, e non vuoi fare a meno di un’app, ecco che i costi aumentano esponenzialmente. E se scegli di creare un’app, dovrai munirti di un piccolo team di sviluppatori che si occupino degli inevitabili bug che vanno sistemati ogni volta che appaiono, togliendo tempo e denaro alla tua attività.

 

Optare per Comuni A Domicilio riduce sensibilmente questi costi: l’app fornita dal franchising è “chiavi in mano” poiché è già ottimizzata e include tutte le funzionalità necessarie per un e-commerce locale, senza la necessità di investire ulteriormente in progettazione, sviluppo tecnico e team di sviluppatori. Questo consente di concentrarsi sulla gestione completa del business e delle vendite, piuttosto che sulle complessità tecniche.

 

3. Marketing e pubblicità

 

Il marketing è una componente essenziale per il successo di un e-commerce, ed è fondamentale da tenere in considerazione perché è una parte importante per sapere quanto costa aprire un e-commerce. Strategie di marketing digitale come SEO, social media, email marketing e campagne pay-per-click (PPC) possono comportare costi significativi, variando da 300 a oltre 5.000 euro al mese, a seconda dell’intensità e della portata delle campagne. Per un nuovo e-commerce, investire in marketing è fondamentale per attirare traffico qualificato e convertire i visitatori in clienti.

 

Dedicare tempo ed energie al marketing territoriale è molto importante, ed è qualcosa che puoi fare anche autonomamente oltre che affidandoti ad agenzie del settore. Per esempio, nel caso di un local e-commerce, contattare i negozi del tuo territorio è un ottimo modo per cominciare a farti conoscere e a far conoscere il tuo marketplace. Nel caso di e-commerce B2B tradizionali è molto importante partire con un’esplorazione del settore che hai scelto, e mandare email e chiamate ai business che possono essere interessati. Invece, nel caso di e-commerce B2C, puoi cominciare creando degli account social e parlando delle tue passioni prima di partire con un’agenzia di supporto.

 

Ricorda, comunque, che con un sito e un’app ben fatti e già collaudati avrai molto più tempo da dedicare a questa attività così importante; al contrario, dovrai investire le tue energie su più fronti.

 

4. Costi d’apertura

 

Per aprire un e-commerce in Italia, è obbligatorio aprire una Partita IVA, iscriversi al Registro delle Imprese e scegliere un codice ATECO appropriato. La registrazione della Partita IVA è gratuita, ma le consulenze di un commercialista per la gestione fiscale possono variare dai 500 ai 2.000 euro all’anno. Inoltre, bisogna rispettare le normative sulla privacy (GDPR), introdotte nel 2018, che impongono rigide regole sulla gestione dei dati personali degli utenti, e la PSD2, entrata in vigore nel 2019, che stabilisce requisiti di sicurezza per i pagamenti online.

 

Inoltre, devi anche scegliere quale tipo di partita IVA aprire: regime ordinario o regime forfettario. Il regime forfettario è ottimo per cominciare, grazie alla tassazione agevolata (5% per i primi 5 anni, poi 15%). Inoltre, il regime forfettario può essere aperto solo quando i guadagni non superano gli 85.000 € annui.

 

5. Logistica e gestione del magazzino

 

La gestione della logistica è un altro aspetto cruciale per capire quanto costa aprire un e-commerce. Se opti per una gestione diretta, i costi includono l’affitto di magazzini, la gestione delle scorte, il personale, e i costi di spedizione, che possono variare significativamente in base al volume delle vendite, alla complessità della gestione e alla posizione geografica. Utilizzare un servizio di fulfillment, dove un terzo gestisce il magazzino e la spedizione, può ridurre questi costi, ma comporta comunque una percentuale anche sostanziosa del valore del venduto, tipicamente tra il 3% e il 10%.

 

Comuni A Domicilio offre un vantaggio competitivo in questo senso. Il focus sul local e-commerce significa che le consegne sono locali, questo vuol dire che sono i negozianti del territorio a vendere i loro servizi e prodotti sul tuo e-commerce, eliminando la necessità di avere un negozio fisico o un magazzino. Questo modello permette una gestione logistica più snella ed efficiente, amica del territorio e dei professionisti locali, nonché meno costi e più risparmio.

 

6. Manutenzione e aggiornamenti

 

La manutenzione del sito e-commerce, che include aggiornamenti software, sicurezza e supporto tecnico, è vitale per garantire il funzionamento ottimale del negozio online. Questi costi sono variabili e possono oscillare da alcune centinaia di euro fino a qualche migliaio, a seconda delle esigenze specifiche e del livello di supporto richiesto. In caso di malfunzionamenti gravi, invece, i costi possono persino raddoppiare e triplicare.

 

Con Comuni A Domicilio, la manutenzione e gli aggiornamenti sono inclusi nel pacchetto del franchising, garantendo che la piattaforma rimanga sempre aggiornata e sicura senza costi aggiuntivi per l’imprenditore, grazie al team tecnico interno che si occupa di tutto.

 

Insomma, adesso sai quanto costa aprire un e-commerce: anche se è ben lontano dai prezzi che si pagano per aprire altri tipi di attività, ci sono comunque tanti costi che devono essere pianificati attentamente per evitare sorprese strada facendo. Dalla scelta del nome alla piattaforma, dalla progettazione del sito al marketing, fino alla gestione logistica e ai costi legali, ogni aspetto richiede un investimento. Senza un franchising e partendo da soli e senza esperienza, i costi d’impianto, gestione e manutenzione possono moltiplicarsi rischiando di perdere il controllo del proprio portafogli.

Comuni A Domicilio rappresenta una soluzione integrata e chiavi in mano per chi è legato al territorio ed è desideroso di entrare nel mercato del local e-commerce, riducendo molte delle complessità e dei costi associati all’avvio di un nuovo business online. Con una piattaforma pronta all’uso e supporto continuo, puoi concentrarti sulla crescita del tuo business e sulla tua realizzazione professionale, con la sicurezza di operare in un contesto sicuro e ben supportato. Scopri di più sul local e-commerce: contattaci, e il nostro personale qualificato ti aiuterà ad avviare la tua attività!

 

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