Aprire un franchising in Italia è un’opportunità attraente per molti imprenditori, grazie ai vantaggi di lavorare con un brand consolidato e un modello di business collaudato. Questo non vuol dire che aprire un franchise sia solo rose e fiori o che sia una cosa semplice: è fondamentale comprendere ogni aspetto di questa scelta per evitare errori e massimizzare le possibilità di successo. In questa guida dettagliata, troverai tutto quello di cui hai bisogno per avviare un franchising in Italia, dal mindset imprenditoriale alle procedure burocratiche, fino alla gestione operativa, ai costi e alle peculiarità dei franchising senza sede fisica come Comuni A Domicilio.
Cos’è un franchising?
Un franchising è un accordo commerciale tra due parti: il franchisor, che possiede il marchio e il know-how, e il franchisee, che acquista il diritto di utilizzare il brand e le metodologie operative in cambio di un pagamento iniziale e, spesso, di royalties o percentuali sulle vendite.
Il modello di franchising permette all’affiliato di avviare un’attività con un rischio ridotto, sfruttando la notorietà e l’esperienza del franchisor, che offre supporto continuativo in diverse aree, come la formazione, il marketing, la gestione tecnica e operativa.
In Italia il franchising è un settore in rapida crescita, e i numeri del 2023 riportati da Assofranchising sono più che positivi. Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa forma di impresa.
Vantaggi del Franchising
- Supporto continuo: Uno dei principali vantaggi del franchising è il supporto continuo offerto dal franchisor, che può includere formazione iniziale, assistenza nella selezione della location, marketing, e supporto operativo. Questo riduce significativamente il rischio d’impresa e facilita l’avvio dell’attività.
- Uso di un marchio riconosciuto: Avviare un franchising permette di sfruttare la notorietà di un brand già conosciuto. Questo può attrarre clienti fin dall’inizio, riducendo la necessità di investire pesantemente in attività di brand awareness.
- Economia di scala: I franchisee possono beneficiare delle economie di scala del franchisor, come condizioni di acquisto migliori, accesso a tecnologie avanzate, e strategie di marketing consolidate. Questo può ridurre i costi operativi e aumentare i margini di profitto rispetto a un business indipendente.
- Rischio ridotto: Con un modello di business già testato e validato, il franchising riduce i rischi associati a una nuova impresa. Secondo SumUp, il tasso di successo dei franchising è generalmente più alto rispetto alle startup indipendenti, grazie alla possibilità di evitare errori comuni grazie all’esperienza del franchisor.
- Sviluppo di competenze: Il franchising offre l’opportunità di acquisire competenze imprenditoriali preziose. La formazione fornita dal franchisor copre vari aspetti del business, dalla gestione operativa al marketing, consentendo ai franchisee di imparare e crescere come imprenditori.
Svantaggi del Franchising
- Vincoli operativi: I franchisee talvolta devono seguire le linee guida del franchisor, che possono limitare leggermente la libertà imprenditoriale. Le procedure standardizzate, le strategie di marketing e l’arredamento del negozio devono rispettare le direttive del franchisor.
- Costi ricorrenti: Oltre alla fee iniziale, alcuni franchising richiedono che i franchisee paghino royalty periodiche o contributi per il marketing. Questi costi possono ridurre i margini di profitto e devono essere attentamente considerati prima di aderire a un franchising. Informati attentamente su costi e percentuali oppure scegli franchising senza royalties, come Comuni A Domicilio.
- Possibili limiti: Alcuni franchising, in particolare quelli classici, o con sede fisica obbligatoria, hanno delle richieste molto stringenti per quanto riguarda il modo di fare business. Se sei un imprenditore creativo e indipendente, punta su franchisor innovativi oppure su franchising senza sede fisica come quello di Comuni A Domicilio.
Il mindset imprenditoriale: una variabile da non sottovalutare
Per diventare un franchisee di successo, è fondamentale avere il giusto mindset imprenditoriale. Può sembrare una frase fatta, ma non è così: essere un imprenditore può essere fonte di stress e preoccupazione se non si è preparati ad affrontare le difficoltà iniziali. Ecco alcune caratteristiche chiave che deve avere un buon imprenditore:
- Disponibilità all’apprendimento: Essere pronti ad imparare e adattarsi è essenziale. Anche con il supporto del franchisor, la capacità di apprendere rapidamente e implementare le best practice è cruciale per il successo.
- Resilienza: L’apertura di un’impresa propria può presentare sfide impreviste, soprattutto all’inizio. Essere resilienti e mantenere un atteggiamento positivo, orientato alla crescita, aiuta a superare le difficoltà iniziali e a gestire situazioni complesse.
- Capacità di gestione: Anche se il franchisor fornisce il modello di business, la gestione quotidiana del negozio, del personale, e dei clienti è nelle mani del franchisee. Buone capacità di gestione e leadership sono essenziali.
- Orientamento al cliente: Essendo spesso a contatto diretto con il pubblico, un franchisee deve avere un forte orientamento al servizio e un impegno costante per mantenere alti standard di qualità.
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Passaggi per aprire un franchising in Italia
1. Autovalutazione e preparazione
Prima di intraprendere il percorso per aprire un franchising, è fondamentale fare un’autovalutazione delle proprie capacità, risorse finanziarie e attitudine imprenditoriale. Chiediti se possiedi le competenze necessarie o se hai bisogno di ulteriori formazioni, e valuta le tue risorse economiche per determinare la capacità di finanziare l’investimento iniziale e i costi operativi.
Quando scegli il tipo di franchising che vuoi aprire, chiediti perché vuoi farlo. Se segui le tue passioni, sarà molto più facile e meno stressante lanciare un’attività di successo. Alcuni franchising, poi, hanno anche un effetto positivo su chi ti sta intorno: ad esempio, Comuni A Domicilio è il franchising per aprire un local e-commerce, un marketplace territoriale che aiuta la comunità in cui vivi a prosperare ogni giorno di più.
2. Ricerca e analisi del mercato
Una volta definita la tua disponibilità economica e ciò che ti spinge ad aprire un’attività, la fase successiva consiste nella ricerca del franchising più adatto alle tue esigenze. Esplora le varie opzioni disponibili utilizzando portali online specializzati, riviste di settore, o partecipando a fiere del franchising. Analizza attentamente le condizioni di mercato, la domanda locale, la concorrenza, e le opportunità per identificare il posizionamento ideale della tua attività, che sia online o offline. È essenziale redigere un business plan dettagliato, che includa stime di ricavi e costi, per valutare la sostenibilità economica del progetto.
3. Selezione del franchising e firma del contratto
Una volta identificato il franchising che ti interessa, contatta il franchisor per ottenere tutte le informazioni necessarie. Chiedi dettagli sulla fee d’ingresso, sulle royalties, sul supporto fornito, e le condizioni contrattuali. Se hai dubbi, è consigliabile consultare un professionista specializzato in franchising per esaminare il contratto e assicurarsi che tutte le clausole siano chiare e favorevoli, soprattutto per quanto riguarda i franchising con sede fisica. Dopo aver firmato il contratto, riceverai la formazione iniziale e potrai iniziare a preparare l’apertura.
4. Adempimenti burocratici
Aprire un franchising in Italia richiede l’assolvimento di diversi adempimenti burocratici:
- Apertura Partita IVA: Necessaria per operare legalmente, con scelta del regime fiscale più adatto tra forfettario e ordinario. Il regime forfettario offre un’aliquota ridotta (5% per i primi cinque anni, poi 15%) e minori adempimenti, ma è limitato a ricavi sotto gli 85.000 euro annui.
- Iscrizione al Registro delle Imprese: Da effettuare presso la Camera di Commercio, insieme all’apertura delle posizioni INPS e INAIL per la gestione previdenziale e assicurativa.
- Dichiarazione di Inizio Attività: Deve essere comunicata al Comune almeno 30 giorni prima dell’apertura.
- Autorizzazioni Specifiche: A seconda della tipologia di attività, potrebbe essere necessario ottenere permessi per la vendita di alimenti (SAB, HACCP), per l’insegna su strada, e pagare diritti SIAE per l’uso di musica in negozio.
5. Allestimento del negozio e gestione operativa
Spesso il franchisor fornirà le linee guida per l’allestimento del negozio, inclusi arredamento e layout, se trattasi di classico franchising con sede fisica, per mantenere la coerenza con il brand. La gestione operativa quotidiana deve seguire gli standard e le procedure del franchisor per garantire una qualità uniforme. Anche se gran parte della strategia promozionale è gestita centralmente dal franchisor, è fondamentale che l’affiliato partecipi attivamente alla promozione locale per attrarre e fidelizzare i clienti.
Altri franchising, come Comuni A Domicilio, lasciano molta più libertà al franchisee, supportandolo comunque sin dall’inizio nella sua attività.
Franchising classico o senza sede fisica: quale aprire?
Quando si sceglie di avviare un franchising, è importante comprendere le differenze tra le opzioni senza sede fisica e quelle classiche, poiché ciascuna offre vantaggi e sfide uniche.
Franchising classico
I franchising offline, come negozi fisici o ristoranti, richiedono un investimento iniziale significativo per affitto, arredamento, attrezzature, e personale. Offrono il vantaggio della presenza fisica, che può attirare clienti locali e fornire un’esperienza diretta. Tuttavia, richiedono una gestione operativa più complessa, inclusa la logistica del magazzino, la gestione delle scorte, e la conformità a numerose normative locali, come le licenze commerciali e le certificazioni di sicurezza alimentare per i ristoranti. I costi operativi, come affitto e personale, sono generalmente elevati, e l’andamento può essere influenzato dalla posizione e dal passaggio pedonale.
Insomma, un franchising fisico è sicuramente più costoso e richiede un investimento iniziale sostanzioso, oltre che una grande abilità per destreggiarsi nel complesso mondo imprenditoriale.
Franchising senza sede fisica
I franchising senza sede fisica sono più flessibili e richiedono un investimento inferiore rispetto ai franchising tradizionali. Operano principalmente su piattaforme digitali (es. e-commerce) riducendo la necessità di magazzini o personale numeroso. Questi franchising consentono di raggiungere un pubblico più ampio senza i limiti geografici di un punto vendita fisico. Inoltre, la gestione tecnico-operativa è semplificata grazie al supporto tecnologico fornito dal franchisor. Tuttavia, l’assenza di una presenza fisica può rendere più difficile instaurare un rapporto di fiducia immediato con i clienti e richiede investimenti in marketing digitale per aumentare la visibilità.
Con franchising senza sede fisica come Comuni A Domicilio, invece, questo problema è assente, perché il concetto si basa proprio sul rapporto con le persone che abitano il territorio, stimolando il tessuto economico di Comuni e città.
In conclusione, aprire un franchising in Italia richiede un impegno significativo, ma offre anche molti vantaggi rispetto all’avvio di un’attività indipendente, ed è appagante tanto quanto creare un’impresa propria da zero. Ricorda, è molto importante selezionare il franchising giusto per te, comprendere tutte le implicazioni contrattuali e burocratiche, e prepararsi adeguatamente per la gestione operativa e promozionale del business.
Sia che tu scelga un franchising tradizionale con un punto vendita fisico o un’opzione più agile e moderna come un franchising senza sede fisica, come Comuni A Domicilio, il successo dipende dalla tua capacità di adattarti e gestire con efficacia tutte le sfide imprenditoriali che si presenteranno lungo il percorso. Sfrutta al massimo il supporto del franchisor, mantieni un’attitudine proattiva e focalizzati sul miglioramento continuo per garantire il successo della tua impresa!