Le previsioni sull’emergenza socio-sanitaria non sono rosee, ma per le imprese italiane uno scudo c’è: digitalizzare le attività commerciali comporterà un netto miglioramento del sistema economico nazionale.
Nonostante nessuno voglia riconoscerlo ed ammetterlo, la seconda ondata del virus è già arrivata. L’Europa non ha mai smesso di conteggiare i casi, ma nelle ultime settimane i numeri sono aumentati. Addirittura, complessivamente, su tutto il territorio europeo, sono più i contagiati odierni che quelli che si erano contati durante marzo ed aprile.
La situazione è molto grave e si prevede una nuova fase di Lockdown
L’Oms sostiene che la realtà europea è molto più grave di quello che si pensa. Con l’arrivo del caldo estivo, gli Stati hanno allentato le redini. I cittadini si sono lasciati andare di più rispetto alla quarantena, dimenticando per un po’ la triste verità.
<< In Europa, dove i nuovi casi settimanali di coronavirus “hanno superato quelli segnalati a marzo”, si sta verificando “una situazione molto grave“. A indicarlo è Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Oms, secondo il quale “oltre metà dei Paesi europei ha registrato aumenti di oltre il 10% nelle ultime due settimane, e in sette Paesi l’incremento è stato pari a più del doppio“. Questi numeri, quindi, “devono essere una sveglia per tutti”.>>
Questi dati annunciano la probabilità di una nuova fase di lockdown, con conseguenze alquanto tetre per il settore economico e non solo. Anche il magnate Bill Gates, di recente si è espresso nei riguardi dell’argomento Covid-19: << avverte che l’autunno minaccia di riportarci ai drammi della primavera, se non ci saranno gli interventi necessari […] per vedere la vera fine del virus dovremo aspettare il 2022.>>
Il Digitale è l’unico salvagente in questo tipo di condizioni
L’economia continua a subire la negativa presenza del virus. Il panorama economico globale è stato messo alle strette: il Covid è un avversario tosto, ma una speranza c’è ed è la digitalizzazione specialmente da parte delle imprese.
Infatti, le strumentazioni tecnologiche e digitali si sono mostrate validissime alleate, specialmente durante il periodo di quarantena forzata. Guardando nello specifico alla realtà italiana, sono tantissime le imprese del territorio che durante il lockdown sono corse ai ripari digitali. Rifugiandosi proprio tra le braccia della tecnologia, hanno compreso l’importanza di aggiornarsi, lasciando entrare il vaccino digitale nelle loro abitudini imprenditoriali, così da poter offrire servizi in linea con le nuove esigenze dei clienti.
Durante la quarantena, i dati dello shopping online in Italia hanno toccato vette mai viste prima. Molte aziende italiane si sono rivolte alle multinazionali estere, già presenti da tempo sul territorio, proprio per rimodernare i propri servizi digitali. Tante hanno quindi integrato servizi di consegna a domicilio ed e-commerce mobile (commercio elettronico).
Per farlo, hanno dovuto rivolgersi a colossi come Just Eat, Deliveroo, ecc., gli unici presenti sul territorio italiano fino a poco tempo fa. Tuttavia, compresa l’importanza della digitalizzazione “grazie alla pandemia” sono molti gli imprenditori che si stanno “svegliando”. La crisi post Covid e il rischio di un nuovo lockdown hanno spianato la strada a nuove imprese di servizi digitali e di home deliverytutte italiane.
Il Digitale Locale per uscire dalla crisi Nazionale è il motto del network Comuni a Domicilio
Esiste un’alternativa per gli aspiranti imprenditori italiani a tutte le multinazionali straniere: il network di Comuni a Domicilio. Commercio elettronico, servizi digitali locali sono il core business di questo network che nasce appunto per agevolare potenziali imprenditori a mettere in pista la propria attività digitale.
Aprire un’attività da zero, reinventarsi, diversificare: i motivi per aprire un’agenzia di servizi digitali sono molteplici. Specialmente se si considera il rischio di un nuovo lockdown.
Tramite servizi di e-commerce mobile attraverso apposite app locali i nuovi imprenditori Comuni a Domicilio entrano in campo per sopperire alle lacune digitali del paese. Per supportare le imprese di ogni settore ad innovarsi ed adeguarsi alle nuove esigenze dei consumatori. Per prevenire il nuovo rischio di lockdown ma anche ulteriori possibili pandemie.
Infatti, diversamente delle già citate multinazionali, Comuni a Domicilio non si rivolge unicamente al settore della ristorazione. Al contrario, qualunque partita iva può entrare nel circuito per farsi pubblicità e proporsi online: palestre, librerie, lavanderie, calzolerie, negozi di fiori, liberi professionisti e le imprese più disparate. Inoltre, si addice alla perfezione anche a tutte quelle attività commerciali i cui prodotti e servizi sono da consumarsi sul posto: tramite l’app locale, non è solo possibile effettuare ordinazioni a domicilio ma si può anche prendere appuntamento e/o prenotarsi per usufruire di servizi in loco.