Nascono i primi punti vendita fisici di servizi digitali per imprese e cittadini in grado di unire online e offline. Obiettivo: accelerare la transizione digitale dei comuni italiani e aiutare le piccole imprese a vendere online.
Sono circa 5500 i comuni italiani con meno di 10.000 abitanti e oltre l’80% di questi comuni è sprovvisto di una piattaforma di compravendita online locale e servizi di consegna a domicilio. Inoltre, secondo l’indice DESI, in Italia la transizione digitale procede con lentezza, per la mancanza di competenze digitali e la ridotta competitività. Da qui l’idea di Comuni A domicilio di creare degli store fisici il cui fine è quello di fornire servizi e assistenza digitale in chiave più tradizionale, dunque offline, sia ai cittadini che alle imprese.
Dall’e-commerce al retail fisico
Nato nel 2019, dall’idea di semplificare la vita delle piccole e medie imprese con una soluzione di e-commerce locale e sostenibile, il “franchising” Comuni A domicilio inizia a diffondere le prime app locali di e-commerce e consegne a domicilio in molteplici comuni d’Italia.
Grazie a queste app, il cui punto di forza è proprio la territorialità, le imprese possono vendere online e gestire ordini d’asporto e consegne a domicilio. Proprio per valorizzare il territorio, le app prendono il nome dal comune in cui sono attive, così come il logo dedicato. Per esempio, nel comune di Tolentino, l’app prende il nome di “Tolentino A domicilio” e il logo raffigura la caratteristica Torre degli orologi di Piazza della Libertà. Nel comune di San Severino Marche, l’app si chiama “San Severino A domicilio” e il logo rappresenta il Duomo vecchio. Nel logo di “Torino A domicilio” è rappresentata la Mole Antonelliana, e così via.
Così, dopo il consolidamento dell’online, nel novembre 2023, Comuni A domicilio lancia una formula in grado di unire online e offline, con l’introduzione di punti vendita fisici.
Lo store fisico Comuni A domicilio
Lo store, o negozio fisico, Comuni A domicilio offre un servizio di consulenza digitale in carne ed ossa dedicato alle piccole e medie imprese locali, grazie alla figura del gestore locale e di personale qualificato in grado di offrire ai clienti supporto costante nella creazione e gestione del proprio negozio online in app, unitamente ad altri servizi digitali.
Negli store locali Comuni A domicilio infatti i clienti possono trovare consulenza e ricevere supporto in carne e ossa, in base alle proprie esigenze.
In particolare, sostiene l’indice DESI, le piccole medie imprese italiane che hanno attività di commercio elettronico sono solo il 13%, contro il 18% dell’UE 27. Ciò per molteplici fattori: dalla mancanza di competenze ai costi eccessivamente elevati che comporterebbe la gestione di un proprio e-commerce. Ecco perché lo store fisico Comuni A domicilio offre alle imprese servizi fondamentali per la transizione digitale: dalla creazione del proprio e-commerce in app, al servizio di consegna a domicilio, dai corsi di formazione alla consulenza digitale personalizzata. Il tutto con un enorme risparmio di tempo e denaro a favore delle imprese locali.
Unitamente alle PMI, anche gli utenti B2C, coloro i quali comprano online e ordinano a domicilio comodamente dall’app, possono trovare assistenza e supporto in store. Basti pensare alla terza età e a tutti coloro che hanno poca dimestichezza con l’online, i quali hanno bisogno di una molteplicità di servizi a domicilio eppure sono limitati dalla poca informatizzazione.
Inoltre, gli store Comuni A domicilio di zona offrono anche assistenza post vendita, un rapporto diretto con i clienti in carne ed ossa e la possibilità di accedere a promozioni e sconti esclusivi.
Il nuovo approccio omnicanale
Sono molteplici i brand che hanno scelto di aprire store fisici dopo aver consolidato la propria presenza online. Solo per citarne alcuni fra i più noti, facile.it ha scelto di introdurre degli esercizi fisici in carne e ossa. Lo stesso Amazon ha lanciato gli Amazon go. Perché? Secondo la logica omnicanale, è fondamentale raggiungere gli utenti dovunque facciano acquisti.
Inoltre, c’è ancora una grossa fetta di popolazione ancora poco informatizzata, sebbene la percentuale di utenti che utilizza l’online cresce anno su anno, come sostengono i principali trend sull’e-commerce (leggi qui l’articolo sui numeri e-commerce).
Dunque, l’idea alla base dello store fisico Comuni A domicilio è quella di unire offline e online, realtà diverse e complementari, per ampliare il target di riferimento – imprese partner e utenti finali; testare servizi inediti, “try before buy it” e cross-canalità; nonché fortificare la presenza fisica in molteplici comuni italiani.
Perché aprire uno store di servizi digitali
Aprire uno store fisico Comuni A domicilio nel proprio territorio vuol dire accelerare la crescita digitale locale in modo sostenibile e più umano. Contestualmente, guadagnarsi un posto privilegiato nel settore dell’e-commerce e dei servizi digitali, grazie alla scarsa presenza di big players, specialmente nelle piccole realtà più produttive – circa il 69% dei comuni italiani sono definiti piccoli poiché hanno meno di 10.000 abitanti. (Se vuoi approfondire le ragioni per cui i big non riescono ad attecchire nei piccoli centri abitati, ne abbiamo parlato nell’articolo che trovi qui).
Nel 2022 il fatturato della rete Comuni A domicilio è di oltre 4 milioni di euro. Nascono nuove app di e-commerce territoriali e nuovi imprenditori digitali la cui missione è quella di accompagnare piccole medie imprese e cittadini nel graduale percorso di transizione digitale.
Per non perdere l’occasione di aprire uno store fisico di servizi digitali e gestire la tua app di e-commerce locale e sostenibile con Comuni A domicilio, compila il form che trovi qui. Il team di Comuni A domicilio fisserà un appuntamento telefonico per dettagliare insieme l’opportunità.