Personal branding: cos’è e perché è importante

Sai che Elon Musk ha più followers su Twitter delle sue tre società messe insieme (Tesla, SpaceX e SolarCity)? Come lui, ci sono tanti altri imprenditori che hanno fatto uso del personal branding per aumentare la notorietà ed il fatturato della propria azienda.

 

Ma cos’è esattamente il personal branding?

Sempre più spesso, quando si parla di business e imprenditorialità, entra in scena il concetto di personal branding e il suo sviluppo.

Infatti tutti ne parlano, ma in realtà pochi sanno come costruire un personal brand. Spesso tradotto come self-marketing, il personal branding non è altro che un insieme di strategie volte a portare clienti alla tua attività.

Il personal branding è molto in voga fra liberi professionisti ed imprenditori per potersi distinguere dalla concorrenza.

Ma perchè è così importante nello strategia aziendale?

Un po’ di storia

Il personal branding non è un fenomeno nuovo nella promozione aziendale. È un errore pensare che questo concetto sia nato negli ultimi anni con l’avvento dei social media.

Il concetto di personal branding è stato descritto per la prima volta da Napoleon Hill nel suo libro Think and Grow Rich nel 1937. Tuttavia, il fenomeno del personal branding, nel contesto della storia umana inizia molto tempo prima. Basti pensare a personalità straordinarie e popolari come Nikola Tesla o Henry Ford, negli USA; oppure agli italiani Leonardo Da Vinci, Gioacchino Rossini o Enzo Ferrari

Ad esempio, Henry Ford aveva la reputazione di essere una persona molto organizzata, affidabile, e in grado di apprezzare la qualità. Così, gli acquirenti iniziarono ad attribuire le stesse caratteristiche ai prodotti dello stabilimento Ford. Le auto a marchio Ford diventarono le più amate del popolo americano e ancora oggi sono un simbolo di eccellente qualità ad un prezzo accessibile.

Come puoi vedere, ai tempi di Henry Ford, la tecnologia dell’informazione ancora non esisteva e il background storico semplicemente non lo richiedeva, ma il personal branding già era una pratica abbastanza comune.

Pensa a quanti negozi hanno preso il nome dal loro proprietario nel secolo scorso: Il negozio più famoso di Londra Harrod’s, le auto Ferrari, gli hotel Hilton ecc. E quante volte capita di incrociare un bar che porta il nome del suo titolare in città? Questo è un chiaro esempio di personal branding del passato.

 

Cos’è il personal branding oggi?

Con l’avvento dei social media, le nostre vite sono cambiate moltissimo. Ora ognuno di noi ha l’opportunità di raccontare direttamente se stesso al mondo

È sufficiente creare un account personale, o aziendale, raccogliere intorno a sé un pubblico interessato e comunicare attivamente (quotidianamente) con questo pubblico condividendo i propri valori e le proprie idee.

Secondo Larry Linne e Patrick Sitkins, autori del libro “Personal brand. Prenditi cura della tua reputazione prima che lo facciano gli altri”, il personal branding è ciò che gli altri pensano di te. Ecco perché è così importante come comunichi con il mondo esterno, specialmente se sei il titolare della tua impresa.   

Costruire un personal brand significa gestire strategicamente la tua immagine professionale: indirizzando gli altri verso una ben precisa idea di te che li porterà a scegliere la tua impresa al posto di un’altra. 

Applicare il personal branding vuol dire rafforzare il posizionamento della tua azienda, distinguerla dagli altri e renderla più riconoscibile e memorabile. L’obiettivo è farti un nome nel tuo settore e comunicare il tuo valore in modo efficace. La sfida è influenzare in anticipo le persone più importanti per il tuo business, come clienti, colleghi o dirigenti.

Mostrarti agli altri è una scelta importante. Pensare bene a cosa mostrare agli altri è fondamentale e strategico. Inoltre, pensa che tra un’azienda “senza volto” e una in cui puoi conoscere il volto delle persone che ci lavorano, anche tu, molto probabilmente, sceglieresti di collaborare con la seconda. 

È così che funziona la psicologia umana, è più facile fidarsi di una persona reale in carne ed ossa e non di una ”azienda senza volto”.

 

Perché hai bisogno di costruire il tuo marchio personale?

Un personal brand esiste indipendentemente dal fatto che tu lo crei o meno per te stesso. Quando pubblichi un post sul blog, ad esempio, stai già rivelando degli aspetti della tua personalità agli altri. 

Il tuo personal brand si sviluppa attorno ai contenuti che pubblichi, nel tuo blog, nei tuoi social, anche sullo stato di Whatsapp!

Prendere il controllo del tuo personal brand, invece, ti mette al posto di guida. Puoi controllare la narrazione e mostrare al tuo pubblico solo ciò che vuoi che vedano.

Non si tratta di essere finti. Non stai creando un personaggio per un film. Invece, stai curando ed ottimizzando gli aspetti della tua personalità cercando di presentarti nella miglior luce possibile per raggiungere i tuoi obiettivi aziendali.

Se stai costruendo un’attività online (ad esempio un e-commerce in app o un marketplace), il brand personale è una cosa molto potente perché ti aiuta a distinguerti dalla concorrenza contribuendo a creare un’immagine duratura nella mente del tuo pubblico e dei tuoi clienti.

 

Si impara sempre dai migliori

Costruire un pubblico per il tuo brand personale può effettivamente aiutare ad aumentare la base di clienti della tua attività.

Il simbolo del personal brand degli ultimi anni più forte d’Italia è senza dubbio Chiara Ferragni. Può risultare simpatica o meno, ma è impossibile negare il fatto che tutto ciò che tocca Chiara si trasformi in oro.

L’intero impero della Ferragni è costruito sul suo personal brand che lei trasmette quotidianamente sul suo profilo instagram personale con 28 milioni di followers, contro gli 1,6 milioni del suo @chiaraferragnibrand. Naturalmente, è il suo profilo personale che traina le vendite del suo marchio di moda. E queste non sono parole vuote. La Harvard Business School l’ha usata come caso di studio su come monetizzare un blog e un brand personale come azienda. 

Un altro esempio di personal brand forte è Marco Montemagno, di cui probabilmente non conosci nemmeno il nome dei suoi marchi, ma ha 616 mila followers sul suo profilo instagram personale. Mentre, i profili di tutte le sue attività messe insieme arrivano appena a 30 mila. 

E come non menzionare Cristiano Ronaldo? Il calciatore portoghese più famoso del mondo conta 470 milioni di followers sul suo profilo Instagram personale, mentre il profilo del suo marchio CR7 (profumi, abbigliamento e occhiali) ha appena superato i 5 milioni. E il prossimo business saranno gli hotel di lusso. 

Condividendo pensieri, idee e semplici attività quotidiane con i loro fan, le celebrità sono in grado di stabilire una comunicazione diretta con loro e trasformare i fan in clienti attivi poco per volta.

Questo è esattamente l’approccio che devi adottare quando crei il tuo brand personale: pensa a come viene rappresentato il tuo personal brand quando comunichi con i tuoi clienti online.

Per esempio, puoi iniziare condividendo la tua routine con il tuo pubblico, come è organizzata la tua giornata lavorativa, come sei solito affrontare gli imprevisti, il modo in cui riesci a trovare una soluzione, le soddisfazioni a fine giornata, gli obiettivi raggiunti nonostante gli ostacoli. Credici, le persone amano osservare la vita delle altre persone a bordo campo. 

Allo stesso tempo, non devi esagerare e iniziare a filmare ogni tuo passo. Non hai bisogno di gestire dei ritmi del genere, tuttavia iniziare a condividere il “dietro le quinte” del tuo lavoro con i tuoi clienti li renderà sicuramente più interessati e più coinvolti. 

 

Credi in te stesso, anche come marchio

Tanti imprenditori non si preoccupano mai del personal branding perché non credono di essere un marchio. È un errore.

Diventi un marchio nel momento in cui ti esponi. Sia che tu lo faccia sia sul web, tramite i social, o di persona. Ciò è particolarmente vero quando si avvia un’attività in proprio.

Chiunque avvii un’impresa al giorno d’oggi è destinato a finire sotto i riflettori. Tuttavia, prima che questo accada, puoi scegliere in che modo farlo e in che modo comunicare ai tuoi clienti i tuoi valori e le tue idee. Perciò, non far decidere agli altri il tuo personal brand. Sii tu a condurre la comunicazione per te e la tua impresa. Credi in te stesso come marchio

Ora che hai afferrato cos’è il personal branding e perché è così importante, resta con noi perché nelle prossime settimane approfondiremo l’argomento con tanti consigli pratici per iniziare a mettere in pista la tua strategia di personal branding.

Alla prossima!