Il 2020 ci ha costretti a reinventarci. Ha rivoluzionato il nostro modo di studiare, lavorare e fare compere. In particolare, ecco come ha impattato ed impatterà il retail.
L’e-commerce è la risposta delle imprese al lockdown.
Una cosa, in particolare, ha accomunato tutti noi: la necessità di trascorrere una sempre più rilevante fetta delle nostre giornate a casa. Pertanto, impossibilitati ad uscire, siamo stati costretti a ripensare anche il modo di fare acquisti. Di fronte ad un cambiamento nella domanda, anche l’offerta si è evoluta e adeguata, per tenere il passo.
Comuni a domicilio crede nel potere delle parole ma, ancor di più, in quello dei numeri.
Eccone alcuni, significativi, lasciateci in eredità dal 2020:
-
Non si tratta di una meteora
Si stima che, entro il 2040, il 95% degli acquisti passerà per l’e-commerce
-
Un fenomeno capillare e pervasivo
Il 93% degli utenti di internet compra abitualmente online
-
I social network sono i veri “opinion leader”
I gusti del 41% degli italiani sono in qualche modo influenzati dai canali social (Instagram in testa). Inoltre, gli stores presenti su queste piattaforme registrano il 32% di vendite medie in più rispetto a coloro che ne sono sprovvisti.
-
Velocità e personalizzazione le parole d’ordine
L’80% degli intervistati sostiene che sia un’esperienza di commerce personalizzata a renderli più propensi all’acquisto.
A questo si somma il desiderio di ricevere il prodotto in giornata o, al massimo, a 24 ore di distanza.
-
È lo smartphone il device preferito
Circa il 60% degli acquisti viene finalizzato da smartphone ( il 32,3% da pc o laptop e il 7,6% da tablet).
-
Il mobile è “l’anima della festa”
Si stima che il 40% dei regali venga acquistato tramite smartphone
-
Demografia dell’e-shopper: più uomini o donne?
La tendenza a rivolgersi all’e-commerce è leggermente più accentuata negli uomini (il 69% del pubblico maschile effettua acquisti online)